42 candeline spente pochi giorni fa e ancora tanta voglia di mettersi in gioco con il suo Firenze. Paola Mauro, arcigno difensore con un lungo e glorioso passato nel calcio a 11, continuerà con il giglio sul petto anche nella prossima stagione.
CURRICULUM Cresciuta nella scuola calcio nel Prato Sport dagli 11 ai 18 anni, Paola Mauro prosegue la sua carriera calcistica in B con l’Incisa fino ai 23 anni. Da qui ai 30, 7 anni da incorniciare con l’Agliana, prima dell’ultima “temporada” sui campi in erba con l’attuale Fiorentina, all’età di 31 anni. L’idea sarebbe quella di continuare con uno sport meno impegnativo, ma il futsal è tutt’altro che una disciplina di ripiego e Paola dà il 100% sui campi in parquet che la vedranno vestire la maglia del Pelletterie, del Cus Pisa, dell’Isolotto del vincitore della Coppa Italia e poi del Firenze.
CONFERMA È proprio a Firenze, quindi, che Paola Mauro garantirà le sue prestazioni sportive nella stagione post-Covid che dovrebbe coincidere con il ripescaggio in A2.
“E’ in quest’ottica che ci stiamo organizzando e che inizio a pensare al futuro – commenta -. Vista la rivoluzione del parco giocatrici, lo scotto iniziale da pagare sarà sicuramente alto, ma i nomi e le persone che girano in questi giorni fanno ben sperare. La sfida è di quelle che piacciono a me che vivo lo sport all’insegna dell’agonismo e l’amalgama sarà il punto cruciale di questo nuovo progetto. Per ora niente proclami: l’esperienza mi insegna che solo il campo può dare risposte, perciò teniamo i piedi ben piantati a terra e lavoriamo per un riscontro che sia il più positivo possibile”.
Nuovo team e dirigenza ampiamente rivisitata, con l’arrivo di figure come Vannini e Borrelli.
“Quest’ultimo ha sempre fatto parte della mia vita sportiva, Paolo è una new entry, ma entrambi mi danno grande fiducia perché sono ambiziosi e professionali, il chiaro esempio che la serietà sia nei valori di una persona e non nel suo portafoglio. Obiettivi? La salvezza in primis, ma – guardando più ad ampio raggio – spero che la stagione del ridimensionamento post-Covid sia anche quella che riporti l’attenzione su un movimento femminile che troppo spesso finisce nel dimenticatoio. Il mio consiglio a chi si avvicina a questo sport è semplicemente quello di allenarsi perché l’improvvisazione non ha mai portato a nulla, né in campo né in panchina”.
Foto: Kaios