Poker di mercato per il Firenze calcio a 5 che chiude la settimana con un altro importante arrivo: Elisa Minuti, universale classe 1981, si aggrega al gruppo del presidente Mondì, portando con sè un grande bagaglio di esperienza.
CURRICULUM Non c’è ereditarietà, ma tra Minuti e il calcio (in tutte le sue forme) è amore a prima vista, così la piccola Elisa si ritrova subito con un pallone tra i piedi, unica bambina in mezzo a tanti maschi.
“Inutilmente i miei genitori hanno cercato di spingermi verso la danza o l’atletica leggera, ho sempre voluto giocare a calcio e sono cresciuta guardando Holly & Benjy – sorride -. Il fatto di essere l’unica ragazza non ha mai rappresentato un problema per me. Attualmente lavoro alla conduzione elettrica di una centrale e sono ancora una volta l’unica donna: mai avuto alcun tipo di difficoltà, anzi la ritengo una condizione ideale”.
La prima avventura calcistica è nel 1996 in serie C di futsal col Piombino, la squadra della sua città e poi nel calcio a 11 sempre con lo stesso club, prima del passaggio al Livorno. Nel ’97 prende parte alla Rappresentativa Toscana a livello nazionale, poi porta a casa diversi campionati UISP e un campionato FIGC. E dato che quella per il pallone è una passione a 360°, non può mancare neanche un’avventura nel calcio a 7 con la maglia del Grosseto.
A seguito di una frattura al perone, Elisa si ferma 7 anni, ma quando arriva la chiamata di mister Vannini, la risposta è quasi scontata: sì, Elisa è una giocatrice del Firenze.
FIDUCIA “Il rapporto con Paolo è stato determinante, la sua convinzione alla fine ha convinto anche me – sorride di nuovo -. Lui ripone tanta fiducia in me e io ho scelto di fare lo stesso. La costanza che ha avuto nel cercarmi è qualcosa che ci accomuna, anche io sono un tipo di persona che quando decide di fare qualcosa, la porta avanti con tutte le forze. Sarà un sacrificio enorme perché non ho più vent’anni, abito a Piombino e poi c’è il lavoro da gestire, ma spero di poter chiudere in bellezza la mia carriera calcistica”. Come, esattamente, è presto detto.”Si punta a vincere e ad arrivare sempre più su, sperando che gli ultimi anni da giocatrice siano il più in alto possibile. Nulla è impossibile se riusciremo ad essere una squadra unita, alla fine è questo che conta davvero”, chiude Minuti.