A2; Intervista doppia a Claudia e Daniele, ovvero “Una panchina per due”

Per tifosi e appassionati la stagione comincia il 9 ottobre (Avete già salvato la data, vero?) Ma per le società inizia da luglio, attraverso la pianificazione di nuove strategie, acquisizioni, conferme e dolorosi addii che rendono per addette e addette ai lavori questo periodo non meno eccitante delle sfide sul campo che verranno.

E i nostri due Mister Claudia e Daniele sono sul pezzo fin da quando hanno creato il loro sodalizio, e rompono il ghiaccio della prima intervista (Di tante, ve lo assicuro, che farò loro da qui al prossimo maggio..) sempre in tandem, archiviando definitivamente la stagione passata e proiettandosi di slancio in quella che verrà, pardon, in quella in corso.

CLAUDIA:

Ciao Claudia, anche se ormai SEI il Firenze, nella scorsa stagione hai ricoperto un ruolo più dirigenziale affidando la panchina a Mister Vannini, mentre invece quest’anno, in piena sinergia con uno dei giovani allenatori più talentuosi del panorama toscano, ti rimetti in gioco in panchina, la Miss per eccellenza che torna ad allenare; come ti senti? perché hai preso questa decisione, e perché hai voluto Daniele al tuo fianco non come vice ma proprio INSIEME, due primi allenatori veri e propri?

Ho fatto non uno ma ben due anni di riflessione ma poi ho deciso di rimettermi in gioco perché penso che quello di stare in campo sia la cosa che più so fare meglio rispetto al ruolo dirigenziale. L’annata è di quelle giuste perché c’è da rifondare una squadra da capo e, visto che non mi piacciono le cose semplici, queste sono le scommesse che più mi stimolano. Sfruttare la sinergia con Daniele è stata una mia richiesta alla società perché anche in lui vedo un po’ il cammino che ho fatto io di tanta gavetta ottenendo molti risultati con lavoro e aggiornamento continuo perciò, dal momento che ho visto che era libero, gli ho chiesto se voleva collaborare con me ad un nuovo corso e lui ha accettato con l’entusiasmo che mi piace.

Cosa hai pensato, nella scorsa stagione, della qualità del girone che il Firenze ha onorato, arrivando terzo in classifica ma di fatto vincendone i Playoff, cosa che in pratica lo ha tramutato nella seconda forza dopo il Tikitaka campione? Hai visto, in questo girone B, una categoria cresciuta per qualità individuali e di squadra?

Ogni anno ha la sua storia; i gironi non sono sempre gli stessi e anche le squadre mutano perciò ogni anno nasconde tante incognite. Il Futsal femminile sta crescendo via via e il fatto di avere cinque squadre toscane nel nazionale è una conferma. Il grosso problema è che mancano i ricambi generazionali perché le bambine si avvicinano prevalentemente al calcio a 11 invece che al 5.

Per finire una domanda scontata ma non per questo banale; quali obiettivi ti poni per la stagione che verrà? Ripetere la scorsa annata non sarà affatto facile, ci saranno dei cambiamenti nella rosa dopo i già confermati addii di due giocatrici fondamentali come Ramos e Perelli, ma sei comunque fiduciosa sulla possibilità di ricostruire un Firenze competitivo, con l’aiuto dello staff e del presidente Mondì?

Non ho obiettivi immediati se non quelli di completare la rosa. Personalmente non mi sono mai preoccupata dei nomi che mettevo in campo ma piuttosto la mia preoccupazione era quella di fare apprezzare questo sport insegnando ogni minimo dettaglio. Ecco, il mio obiettivo primario è questo se si può riassumere così, e cioè che a fine campionato prossimo la mia squadra abbia espresso un gioco distinguibile, una crescita di gruppo, qualcosa che possa dare orgoglio alla società con un nome così altisonante, Firenze c5 dal 1988.

DANIELE:

Ciao Daniele, ti ritroviamo col giglio biancorosso sul petto dopo la bellissima stagione disputata con il neopromosso San Giovanni. Sei stato felice di essere stato cercato, dopo la separazione dalla società valdarnese, da una piazza così prestigiosa e da una fuoriclasse della panchina come Claudia? e cos’è, tu che sei stato contattato anche da altre società, che ti ha convinto a scegliere proprio il progetto Firenze?

Ciao Omar! Quando ti cerca una società fa sempre un enorme piacere, soprattutto quando poi ti chiedono di collaborare con colei che ha dato inizio a tutto il movimento femminile del calcio a 5 in Toscana. Sinceramente quest’anno ho ricevuto diverse offerte e alcune importanti, sia da squadre femminili che da squadre maschili, però Firenze era tra le mie destinazioni preferite soprattutto per il progetto, quindi quando è arrivata l’opportunità, sono stato felicissimo di accettare!

Hai fatto volare il San Giovanni soprattutto con la tua capacità di leggere e preparare le partite, aspetto del quale quale posso dire, avendo vissuto la stagione insieme a te, che sei veramente secondo a pochi; e soprattutto, aggiungo, il campionato si è interrotto quando veramente la tua squadra stava cominciando a ingranare e a essere perfettamente calata nella categoria. Ti senti quindi, dopo 22 panchine, di sentire la serie A2 come casa tua? Il “Rodaggio” è ormai alle spalle, pur ovviamente essendoci sempre cose da imparare?

Grazie per i complimenti per la passata stagione; si, è stata una bellissima cavalcata, abbiamo dimostrato di poter competere con le nostre idee con tutti e c’è stato tanto lavoro dietro a tutto ciò, e qui devo fare un ringraziamento speciale alle mie ex giocatrici che sono state fenomenali e anche alla società di cui facevo parte, la quale mi ha messo nelle migliori condizioni di esprimermi come allenatore.
La categoria è bella tosta, devi sempre stare concentrato e non lasciare niente al caso, c’è sempre da fare esperienze ed imparare, credo che il rodaggio per un allenatore non finisca mai!

Termino ponendoti la stessa domanda che ho fatto anche a Claudia; che obiettivi stagionali ti poni? Con la base di partenza già ottima che hai trovato e con i nuovi innesti che arriveranno, pensi che ci siano i presupposti per far restare in alto il giglio?

Ancora siamo in fase di costruzione della nuova squadra, abbiamo già fatto qualche allenamento e i valori ci sono però con Claudia abbiamo in mente altre cose che ovviamente sono top secret, sugli obiettivi dobbiamo ragionare step dopo step e credo che il primo sia di arrivare prima possibile alla salvezza, poi vediamo che cosa porterà in dote il mercato, di sicuro c’è tanta voglia di fare bene e di provare a stupire di nuovo!

Ringraziamo i nostri Mister e vi diamo appuntamento alla prossima intervista, e come già detto dal presidente….attenti a questi due!!!