Quando si parla di Elena Galluzzi ci si può divertire con i superlativi, poiché con lei non sono un’iperbole, ma rientrano nell’ordine naturale delle cose. Fuoriclasse? lo è. Strabiliante e straripante? eccome. Eterna? anche. Parlare di lei è come recensire un film di Kubrick o un disco di De Andrè, puoi esagerare quanto vuoi con le lodi che tanto non saranno mai abbastanza.
Ed Elena è con noi per un’altra stagione, la sua ennesima da calciatrice dopo una appena conclusa straordinaria, sempre con la stessa grinta e la stessa voglia di spaccare tutto finanche nelle partitelle, visto che dopo uno stage dello scorso luglio una delle ragazze che era venuta a provare mi si è avvicinata e mi ha detto “Omar, ma davvero quella ha 20 anni più di me? E stic…apperi” Eh si.
Ma ora andiamo da Elena, stiamo un po’ insieme a lei.
Ciao Elena, ben ritrovata, è bellissimo averti con noi per un’altra stagione! Cosa ti ha convinto a continuare con il Firenze?
Ciao Omar, il piacere è mio di ritrovarvi tutti. Non è mai stato in dubbio il rimanere al Firenze se non il fare i conti con impegni familiari e lavorativi che devono collimare. Mi sono trovata bene al Firenze con tutti, quindi la scelta era facile.
L’altro giorno ho risentito Eternità di Ornella Vanoni, e quando declama il ritornello “Eternità spalanca le tue braccia, io sono qua…” Non ho potuto fare a meno di pensare a te, è incredibile che, nonostante nella tua carta d’identità ci sia scritto 1976, tu continui ad avere questa tenuta fisica, questa velocità, questa continuità; dai, raccontaci il tuo segreto, il tuo elisir di giovinezza.
Grazie del complimento che accetto volentieri e con orgoglio. Purtroppo è molto dura competere con gente sempre più giovane ma non farmi trovare indietro è lo stimolo e la sfida che mi accende. Non ci sono segreti, solo allenarsi e non pensare a doloretti e acciacchi che, ahimè, cominciano sempre più a comparire.
Sarai un pilastro di una squadra comunque profondamente stravolta rispetto alla scorsa stagione, ma con un progetto solido ed entusiasmante; sei contenta di ritrovare tante compagne di viaggio e delle nuove arrivate con cui ti sei già confrontata negli allenamenti-stage di luglio?
Le sfide non mi hanno mai spaventato e nemmeno il ricominciare da capo un progetto. Credo nella società e nelle persone che lavorano con noi quindi di una cosa sono sicura: l’impegno e la passione che ci metteranno. Sono felice di ritrovare vecchie compagne che stimo e, la sensazione dei nuovi volti visti in questi stage, è stata positiva. Ci sarà tanto duro lavoro da fare perché assemblare tanti pezzi diversi e sconosciuti fra loro non è semplice ma noi ci metteremo a disposizione dei mister.
Infine cosa vuoi dire ai nostri tifosi, dei quali sei una beniamina assoluta, per continuare a seguirci e tornare al palazzetto non appena sarà possibile?
Spero tanto di rivedere gente nei palazzetti, sarebbe bellissimo dopo un tempo che è sembrato lunghissimo. Quello che mi sento di dire è di sostenere questo progetto anche se ci sarà da soffrire e da lottare. L’impegno di noi tutte non mancherà… E questo loro lo sentiranno.
Esatto, hai detto quello che già possiamo garantire per tutto questo gruppo; l’impegno sarà sempre massimo, in ogni istante, e con persone come Elena con il giglio sul petto tutti, dal primo all’ultimo delle nostre tifose e dei nostri tifosi, lo avranno ben chiaro.