A2: Il Firenze non riesce nell’impresa e va ai play out

Una stagione iniziata con buoni propositi di salvezza quella del Firenze, che si trova però invischiato fin dalle prime giornate nella zona calda della classifica e le ultime due sconfitte lo condanna definitivamente ai play out.

Ci voleva una vittoria, ma alla fine non sarebbe bastata lo stesso; Si doveva vincere con 9 gol di scarto, ma era una cosa più unica che rara e così la sconfitta per 4 a 1 subita ad opera della Roma, alla luce della vittoria della Coccinella contro BRC, condanna il Firenze ai play out tra 15 gg contro il Sangiovanni.

Il campionato per le biancorosse non è ancora concluso; tra quindici giorni gara di andata e tra 21 gara di ritorno contro le cugine del Valdarno. In queste tre settimane le ragazze fiorentine cercheranno di fare gli ultimi sforzi per prepararsi alle partite ed agguantare una salvezza davvero difficilissima. Vincerà chi sarà più pronto fisicamente ma anche psicologicamente.

Così gli allenatori si esprimono nel dopogara:

Si chiude la stagione con una sconfitta, contro un’ottimo avversario qual’è la Roma che ha onorato il suo campionato nel modo in cui tutte le squadre dovrebbero fare, però faccio un plauso a tutte le mie giocatrici, le quali hanno fatto un percorso di crescita enorme in un campionato difficile però non è bastato ad evitare i playout, comunque sia io e Claudia siamo orgogliosi di ognuna di loro, oggi purtroppo c’è un stato un risultato molto strano, però dobbiamo accettare anche quello e da settimana prossima testa bassa e concentrati al massimo su questo doppio confronto con il San Giovanni, noi siamo ancora vivi siamo il Firenze e venderemo cara la pelle!Forza!”

Daniele Scarpettini

Sapevamo che era difficile arrivare all’ultima gara senza essere padroni del nostro destino. La salvezza era da giocarsela in qualche gara precedente e non arrivare all’ultima dovendo sottostare ai risultati altrui. Questo ci ha condizionato molto, ma il cammino fatto da queste ragazze è comunque da applausi perchè poche di loro avevano giocato in categoria e sopratutto nessuna di loro lo fa per professione. Abbiamo dovuto sopportare assenze importanti che averebbero messo in crisi qualsiasi squadra del nostro campionato, ma l’orgoglio e la fierezza di indossare questa maglia ha dato una spinta a tutti a non mollare mai. Si deve ripartire da questa forza per interpretare nel migliore dei modi le prossime due sfide da dentro o fuori. Solo allora si capirà se siamo da A2 oppure no, e il campo di solito sbaglia raramente.

Claudia Tarchiani