Non è facile digerire un risultato come quello maturato ieri al Palafilarete.
Prima soffri, poi reagisci alla grande riuscendo a piazzare tre goal in due minuti, e poi tutto piano piano si sgretola e si assottiglia fino a non rimanere più niente, come se tutti gli sforzi fossero stati vani, le rimonte subite fanno sempre questo effetto, quello di non aver guadagnato un punto ma di averne persi due, finendo per essere ingenerosi con la nostra stessa prestazione, per dimenticare tutto il bello. Ma a mente fredda quello che è più giusto fare è tenere il buono di ciò che abbiamo costruito e capire che la posta in palio è stata dimezzata anche per colpa della sfortuna, tra legni e defezioni importanti a partita in corso, e per merito di un’avversaria che non si è mai arresa.
Ma che l’FB5 Team Rome non era venuta a Firenze a fare una passeggiata lo si era visto fin da subito. Una squadra molto giovane, con ampissimi margini di crescita e soprattutto con quella guasconeria di chi va a sfidare giocatrici più esperte senza timori reverenziali. I primi 9 minuti infatti, a parte una grande occasione con Grancia sventata dall’ottima portiere avversaria Canu, hanno visto prevalere sul piano della manovra la formazione capitolina, e solo una super Pamela Nannetti con almeno 4 interventi strepitosi ha impedito alla squadra di cedere. Purtroppo una brutta tegola si abbatte su di noi dopo pochi minuti, in quanto Alice Sacchi deve lasciare il campo dolorante per problemi muscolari, e non ce la farà a rientrare; la squadra si trova così privata della sua pivot finora più ispirata.
Ma quando davvero l’FB5 rischiava di prevalere sono salite in cattedra quelle grandi veterane che del Firenze calcio a 5 sono storia, vanto e gloria, ovvero Mauro, Iaquinandi e soprattutto una incontenibile, straripante, infinita Elena Galluzzi, che letteralmente ha deciso di vincere la partita da sola. Giocate pazzesche, rabone, la suola usata come Michelangelo usava il bulino, e tra il minuto 11 e il minuto 9 il Firenze piazza tre stoccate clamorose che hanno provocato il giubilo del pubblico sugli spalti e la raucedine al sottoscritto commentatore.
La prima rete parte da Galluzzi che dopo una magia serve Mauro, Canu le para il primo tiro, Paola controlla la ribattuta e conclude di nuovo per un pallone destinato forse a colpire il palo, ma sulla sfera si avventa come un condor Iaquinandi che carambola in rete lei stessa fortunatamente assieme al pallone; è 1-0.
Poco più di un minuto (Non effettivo, reale) dopo azione sulla destra con Durante che cerca Mauro che punta il fondo e poi serve Galluzzi a centro area che insacca di giustezza; è il raddoppio.
Il FIrenze ormai è un maglio incandescente, passano altri due minuti scarsi comprensivi di un time out che Mauro si invola, lavora la palla in modo divino e poi serve la corrente Iaquinandi che da un metro mette dentro; è il 3-0, il tripudio delle calciatrici e della panchina tutta in festa, tutto sembra volgere al meglio, le avversarie prendono anche un palo con la palla che carambola sulla schiena di Nanetti e sta per entrare ma viene tolta sulla linea da miss 150 presenze Durante, ma il diavolo ci mette lo zampino; a 4 minuti dalla fine Papadopolou trova infatti un tiro da lontano che prende uno strano effetto, scende sotto la traversa e beffa Nannetti. Si va quindi al riposo con l’ FB5 che ha accorciato le distanze, e che inizia a credere nella rimonta.
La seconda frazione inizia infatti con le romane che impegnano subito Giovannini subentrata a Nannetti dolorante a un ginocchio, e se per la prima parte della seconda frazione si può parlare di sostanziale equilibrio, con poche occasioni per entrambe le squadre a parte una traversa di Iaquinandi, gli ultimi dieci minuti hanno visto un predominio FB5 sempre più marcato, e a 6’10 dalla fine , in un momento in cui il Firenze aveva riprovato a costruire, un calcio d’angolo non bene sfruttato porta la velocissima Carattoli, classe 2003, a involarsi verso la porta e trafiggere Giovannini con grande freddezza.
Le avversarie ci credono tra le nostre subentra una comprensibile stanchezza, anche per quanto speso nella prima frazione giocata a ritmi infernali, il pareggio è nell’aria e infatti arriva a 2’52 con Carattoli che ruba palla, serve Fofi che mette al centro sempre per Carattoli e Galluzzi nel disperato tentativo di anticipare devia nella propria porta, ma non si può nemmeno parlare di vera autorete visto che Carattoli avrebbe certamente messo dentro.
Negli ultimi minuti quasi solo pressing FB5 e ragazze stremate che però resistono, decise con le unghie e coi denti a non far passare ancora le romane, che infatti non passano. A 50 secondi dalla fine le nostre provano anche a portarsi avanti con una grande apertura di Galluzzi per Durante che tira nello specchio, ma Canu dice ancora no.
Arriva l’ultimo secondo, il risultato non cambia più, le avversarie esultano come per una vittoria e hanno tutte le ragioni, ma per noi questo passo, mezzo falso che sia, è comunque un passo avanti, poiché negli ultimi drammatici minuti la squadra ha retto, non è riuscita a ripartire e a costruire ma ha tenuto botta, questo perché il grande cuore biancorosso ha prevalso più della stanchezza e dello scoramento, ed è da qui che dobbiamo ripartire, per una gara, venerdì sera alle 21, contro la capolista Pelletterie al Palarialdoli di Scandicci, che sulla carta si preannuncia difficilissima ma che non spaventerà certo un collettivo come il nostro abituato a ben altre battaglie. Abbiamo diverse giocatrici non al meglio, abbiamo 5 giorni scarsi per smaltire scorie e tossine, ma ci saremo pronte e pronti a dare il massimo per questa maglia. E sarà bellissimo, comunque vada.