Quando si parla di Elena Galluzzi ci si può divertire con i superlativi, poiché con lei non sono un’iperbole, ma rientrano nell’ordine naturale delle cose. Fuoriclasse? lo è. Strabiliante e straripante? eccome. Eterna? anche. Parlare di lei è come recensire un film di Kubrick o un disco di De Andrè, puoi esagerare quanto vuoi con le lodi che tanto non saranno mai abbastanza.

A Parigi, in Rue Saint Denis, si trova il Museè de l’Illusion, dedicato a tutta la magia dell’arte della mistificazione, della finzione magica; chissà se un giorno ci sarà una sala dedicata a Deborah Iaquinandi, l’Illusionista del Firenze, che fa sparire i palloni dal campo e li fa riapparire nella porta avversaria.

Ora, sulle prime era bello spacciarvela per un evento clamoroso, la straniera pagata profumatamente fatta arrivare direttamente da Tokio; ma no, il bluff sarebbe stato scoperto alla prima intervista video, perchè Yumi Shikata, seppur di origini nipponiche da parte di padre, è italianissima e sfoggia un inconfondibile accento campigiano. In ogni caso yokosoi, ovvero benvenuta!!

Quando ci si trova di fronte Silvia Vitali si ha un’impressione di forza, di una giocatrice che a 11 si direbbe che “Fa reparto da sola” e che sarà una pivot che le centrali avversari guarderanno con timore e preoccupazione.

Una società deve cercare persone nuove dove occorrono, ma ancor più prioritario è confermare chi ha già fatto bene, e Simone Caioni è un allenatore dei portieri preparato, competente e molto stimato dalle sue ragazze, visto che una istituzione del ruolo come Pamela Nannetti ha dichiarato di essere rimasta anche per continuare a lavorare con lui.