Risultati
squadra | 1st Half | 2nd Half | Goals | Esito |
---|---|---|---|---|
Centro Storico Lebowski | 2 | 1 | 3 | Loss |
Firenze C5 C2M | 1 | 3 | 4 | Win |
Riepilogo
Sì: ci voleva proprio! Il Firenze C5 scaccia, speriamo una volta per tutte, i fantasmi di un girone di ritorno più vincente ma meno convincente di quello di andata e si porta a casa tre punti che dire fondamentali è riduttivo e che di fatto diventano sei grazie alla contemporanea sconfitta del Rione, principale contendente al quarto posto, quello che fa evitare il primo turno dei play off, traguardo la cui certezza aritmetica, può essere utile ricordarlo, dista adesso solo tre punti. Il Firenze porta a casa tre punti vincendo una battaglia di nervi giocata a muso duro da entrambe le squadre e che ha rischiato in più di un’occasione di degenerare anche per via dell’arbitraggio a giudizio di molti troppo permissivo. Alla fine si conteranno tre ammoniti ma soprattutto tre espulsi il primo dei quali è, dopo soli tredici secondi, il portiere del CS Lebowski, Alberti, che, partito subito come estremo di movimento, commette la peggiore ingenuità immaginabile ovvero quella di toccare il pallone con le mani fuori area. Inevitabile il rosso che però non viene sfruttata dagli ospiti la cui prima occasione, con Brondi adattato portiere, arriva solo al 7° grazie a Marinaro che in girata da appena dentro l’area calcia appena fuori. Tre minuti dopo e Checcucci, di nuovo tra i migliori, inizia a sfoggiare il suo repertorio su Vilchez Laveriano imbucato in area di rigore. La partita è già vivace, giocata a ritmi degni anche di categoria superiore (una, non esageriamo) con diverse conclusioni a rete ed un leggero predominio del Lebowski. Al 17° trema il primo legno, colpito da Stabile da sinistra sugli sviluppi di un fallo laterale, mentre sulla ripartenza succede un po’ di tutto in area del Firenze tranne il gol. Gol che arriva invece al 18° ad opera di Di Meglio ancora una volta, come in casa della Play League, su passaggio da calcio d’angolo e dalla distanza. Il Lebowski non ci sta e già nel successivo 19° minuto Vilchez centra il palo in girata dal limite sinistro dell’area, posticipando la propria marcatura di tre giri di lancette quando, al 22°, salta tutti e mette dentro con un rasoterra. Il Lebowski va vicino al sorpasso al 26° con Martinisi da fuori anche perchè il pressing portato dalla squadra di casa sta mettendo in difficoltà il Firenze nel contesto di una partita che, come anticipato, si sta anche incattivendo. Si arriva infatti al recupero e, dopo l’ennesimo tra i tanti interventi duri visti da una parte e dall’altra, Di Meglio, fuori di sè per la ferita rimediata al sopracciglio, si avvicina troppo con la mano al volto di Vilchez che stramazza a terra sotto gli occhi del direttore di gara che non ci pensa un attimo ad estrarre il secondo, ma non ultimo, cartellino rosso della gara. Ed il Lebowski, a differenza del Firenze ad inizio frazione, la superiorità numerica la sfrutta e non serve a nulla il salvataggio di piede di Checcucci su Cubillos, perchè al 35° sarà Scatà a metterla dentro. Questa situazione di metà gara potrebbe essere un macigno tremendo per il Firenze che però sembra aver trovato una maggiore consapevolezza, una più definita identità e soprattutto quella cattiveria che ti fa stare dentro partite come queste. Intanto evitando di andare sotto di due come all’8° quando Checcucci ed il palo dicono di no a Cardinali. Poi pareggiando sulla successiva ripartenza con Casamenti su assist di Ugolini autore senza dubbio della propria migliore prestazione in biancorosso. La prova del nove, superata, per il nuovo Firenze è però il non essersi disunito dopo l’immediato nuovo vantaggio dei grigioneri giunto già al 10° con Cardinali lasciato troppo solo sulla sinistra. E’ vero che già all’11° i biancorossi potrebbero subire di nuovo da Marinaro da lontano, ma al 17° serve una bella deviazione di Brondi per mandare il pallone sopra la traversa su un pregevole tiro di Ugolini.Il Firenze sta facendo propria l’arma che lo aveva messo in difficoltà nella prima frazione ovvero la pressione e recupera un discreto numero di palloni. Naturalmente rischia anche, e tanto, come dimostrato dal salvataggio di Checcucci al 21° su Martinisi prima che Scatà la spedisca a lato. Poi, però, ecco il gol di Mattia Marinaro che pareggia al 22° con un tiro da dentro l’area su passaggio di Casamenti. Il gol che fa credere al Firenze che forse non sia nemmeno troppo giusto accontentarsi di un punto. I biancorossi chiedono, timidamente, un rigore per un intervento in area di Brondi su Marinaro, mentre dall’altra parte Martinisi calcia alto al 24°. Non c’è tempo per rifiatare e per poco Michelozzi, appena entrato, rischia di far gol all’esordio mancando la deviazione sul secondo palo. Nello stesso minuto poi Scatà semina terrore in area Firenze dove però se non basta Checcucci arriva un monumentale Stella a dire di no all’ipotesi 4-3. Poi il fattaccio che condizionerà il resto della partita avviene al 27° quando Cubillos commette fallo di reazione su Michelozzi e si prende anche lui il cartellino rosso. E’ vero che il Firenze non sfrutta, ancora una volta, l’uomo in più producendo solo una tripla occasione per Marinaro in area con fallo su Brondi che gli costa anche l’ammonizione, ma gli uomini di Checcucci adesso hanno più che una maggiore consapevolezza nelle proprie percentuali di vittoria, proprio la bava alla bocca e, dopo aver fatto le prove generali con la girata di Marinaro da fuori area al 32° si dimostrano anche svegli e furbi nel momento in cui il fallo laterale dalla destra viene battuto quando ancora i gioratori del Lebowski si stavano attardando nelle proteste con Ugolini che riceve palla e, praticamente indisturbato, la mette dentro. La gioia del Firenze è incontenibile ma è pari solo al terrore vissuto nei due rimanenti minuti. Casamenti e compagni hanno infatti, nel frattempo, esaurito il bonus falli già da un bel po’ e c’è da difendersi dall’assalto di un Lebowski a dir poco inferocito. E da difendersi senza esagerare. I due minuti, dando ragione ad Einstein ed alla sua teoria della relatività, durano come almeno due stagioni intere, coppe annesse, ma finiscono. Finiscono tra l’esultanza, gli abbracci e anche le lacrime per un Firenze che ora può iniziare a dirsi tale, cosciente che in questo finale di stagione qualcosa potrà ancora dire. E solo il tempo ci dirà cosa.
Marcatori: 18° Di Meglio (F); 22° Vilchez Laveriano (L); 35° p.t. Scatà (L); 38° Casamenti (F); 40° Cardinali (L); 52° Mattia Marinaro (F); 63° Ugolini (F) Ammoniti: 23° Stabile (F); 43° Stella (F); 60° Mattia Marinaro (F) Espulsi: 1° Alberti (L); 32° p.t. Di Meglio (F); 57° Cubillos Villegas (L) Falli: p.t. 2-4 s.t. 3-5 Recupero: p.t. 6′ s.t. 5′ Arbitro: Garofalo (Pistoia)
Luogo
PalaIsolotto |
---|